Ebrei 1,5-14
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto:
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato?
E ancora:
Io sarò per lui padre
ed egli sarà per me figlio?
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto:
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato?
E ancora:
Io sarò per lui padre
ed egli sarà per me figlio?
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.
Da lunedì prossimo cominceremo la lectio continua sulla Lettera agli Ebrei. Alla parrocchia di Sant’Antonio della Dozza domenica prossima pomeriggio a partire dalle ore 16 ci sarà la lettura integrale della lettera (circa un’ora) poi una mia introduzione e dialogo. Concudiamo alle 18.30 con i vespri. Siete tutti invitati! A presto.
don Carlo Maria.
Ecco gli orari degli appuntamenti liturgici.
GIovedì Santo Messa in cena Domini
Annunziata alle ore 19:00
San Mamolo alle ore 21:00
Venerdì Santo
Liturgia della Croce
San Mamolo alle ore 18:30
Via Crucis diocesana alle ore 20:45
lungo via dell’Osservanza
Sabato Santo
Sabato 20 aprile dalle ore 16 alle 19 presso entrambe le chiese ci sono i sacerdoti disponibili per le Confessioni
Annunziata VEGLIA PASQUALE alle ore 21:30
In quel tempo Merodac-Baladàn, figlio di Baladàn, re di Babilonia, mandò lettere e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che era stato malato ed era guarito.
Cantico di Ezechia, re di Giuda, quando si ammalò e guarì dalla malattia: «Io dicevo: “A metà dei miei giorni me ne vado, sono trattenuto alle porte degli inferi per il resto dei miei anni”.
In quei giorni Ezechia si ammalò mortalmente. Il profeta Isaia, figlio di Amoz, si recò da lui e gli disse: «Così dice il Signore: “Da’ disposizioni per la tua casa, perché tu morirai e non vivrai”».
«Questo sarà per te il segno: mangiate quest’anno il frutto dei semi caduti, nel secondo anno ciò che nasce da sé, nel terzo anno seminate e mietete, piantate vigne e mangiatene il frutto.
Allora Isaia, figlio di Amoz, mandò a dire a Ezechia: «Così dice il Signore, Dio d’Israele: “Poiché tu mi hai pregato riguardo a Sennàcherib, re d’Assiria, questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato contro di lui:
Il gran coppiere ritornò, ma trovò il re d’Assiria che combatteva contro Libna; infatti aveva udito che si era allontanato da Lachis, avendo avuto, riguardo a Tiraka, re d’Etiopia, questa notizia: «Ecco, è uscito per combattere contro di te».