Atti 3,17-26
«Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire.
«Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire.
In questo tempo particolare che stiamo vivendo, ci piace provare a fare del nostro meglio per essere vicini e non dimenticare nessuno.
Il nostro invito è quello di aver cura di chi abbiamo accanto nelle nostre case: una parola gentile o una premura affettuosa aiutano ad affrontare meglio qualche momento di paura o di sconforto. Se poi proviamo ad allargare lo sguardo, forse potremmo accorgerci che, anche se i movimenti in questi giorni sono più limitati, il nostro pensiero può raggiungere anche altre persone che vivono nel nostro vicinato o che abitualmente incontriamo nella vita quotidiana: anche loro sono il nostro prossimo.
E allora potremmo provare ad avvicinarci a loro con una TELEFONATA di saluto, una chiacchierata per sapere come stanno attraversando questo periodo o per capire se possiamo essere più vicini e più di aiuto, anche in cose apparentemente piccole che a volte possono diventare grandi.
Allo stesso modo, anche la parrocchia si apre all’ascolto: possiamo condividere le necessità di questo momento e provare a rendere più leggera la noia e ad attraversare la difficoltà che spesso sperimentiamo in questi giorni.
Grazie all’aiuto degli SCOUT abbiamo pensato ad alcuni progetti a cui potremmo lavorare insieme: c’è un ricettario da preparare e un dizionario dal Bolognese all’italiano da realizzare. E poi, quando torneremo ad incontrarci di persona, potremo mostrare a tutti i progetti ultimati!
Non pensateci due volte, chiamateci allo 051580357 e lasciate un messaggio in segreteria: verrete richiamati!
Vi aspettiamo, come sempre!
LA PARROCCHIA
Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio.
Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere.
«Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire.
Ecco un testo interessante di un bravo esegeta che vi consiglio:
Una riflessione in cammino verso Emmaus… e ritorno!
Qui trovate le letture di oggi.
Buona domenica di vera Risurrezione!
Per celebrare i Primi Vespri ed entrare insieme nella Terza Domenica di Pasqua è possibile utilizzare questo programma di conferenza virtuale (Webex) e “ritrovarci”.
Per chi non l’avesse ancora installato occorre andare a questo indirizzo per scaricarlo e iscriversi.
Ci troviamo alle 18.50 sulla piattaforma cliccando su questo link oppure aprendo l’applicazione e cercando la riunione n. 957 118 376 e inserendo la password: emmaus.
«Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete ucciso.
Allora Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò a loro così: «Uomini di Giudea, e voi tutti abitanti di Gerusalemme, vi sia noto questo e fate attenzione alle mie parole. Questi uomini non sono ubriachi, come voi supponete: sono infatti le nove del mattino; accade invece quello che fu detto per mezzo del profeta Gioele: