I Genocidi ignorati
Suor Maria Chiara (dal Resto del Carlino)
Nella festa di san Benedetto siamo stati richiamati a fare memoria della strage di Srebrenica avvenuta l’11 luglio del 1995: 8327 musulmani bosniaci trucidati dalle forze armate serbo-bosniache. Questo mentre stavo leggendo un bellissimo libro che narra, attraverso la vicenda di una ragazza palestinese, la storia degli anni (dal 1935circa) in cui tanti ebrei a motivo delle persecuzioni, scappano da vari paesi di quella che sarà l’Europa e si rifugiarono nella Terra Santa – luogo di vita e di riferimento anche dei palestinesi – e di come i palestinesi da quel tempo a oggi sono costretti in campi profughi.
Genocidio del popolo Armeno tra il 1915 e il 1923; un milione e mezzo circa di vittime.
Genocidio dei popoli della Cina 30.000 morti nel 1900 con rivolta dei “Boxer”e 48 milioni di vittime sotto regime di Mao.
Genocidio dei popoli della Russia, non meno di 20 milioni di russi eliminati negli anni terrore di Stalin (1924/1953).
Genocidio del popolo Ebraico, 6 milioni di persone con l’avvento del nazismo (1933/1945)
Genocidio dei popoli dell’Indonesia 1965/67 quasi un milione di comunisti eliminati dalle forze governative e tra il 1974/1999 e eliminate circa 250.000 persone a Timor-Est.
Genocidio del popolo Cambogiano, un milione di cambogiani morti in quattro anni, tra il 1975 e 1979 sotto il regime di terrore dei Khmer rossi di Pol Pot.
Genocidio del popolo Sudanese circa un milione e 500.00 cristiani animisti per blocco agli aiuti umanitari imposto da Khartum.
Genocidio dei popoli del Rwanda e Burundi dal ’94 ad oggi 1.600.000 civili morti per guerra tra hutu e tutsi.
Genocidio dei popoli dell’America Latina, dalla Rivoluzione messicana, ai “desaparecidos” delle dittature militari degli ultimi decenni del XX secolo, sono oltre un milione le vittime innocenti della violenza di Stato dei regimi sudamericani. Inoltre solo in Amazzonia si calcola che quasi 800 mila indios sono morti in un secolo, per le angherie e i soprusi subiti.
Genocidio del popolo Iracheno, nel 1998 si calcolava un milione di morti, tra cui 560 mila bambini, gli iracheni morti a causa dell’embargo internazionale e della politica di Saddam Hussein.
Non si hanno a tutt’oggi cifre sicure sulle vittime dei genocidi e delle “pulizie etniche” compiute nell’ex Jugoslavia, Liberia, Sierra Leone, Angola, Congo, Libano, Corea del Nord, Sri Lanka, Haiti, Tibet, Afghanistan, Yemen, Sud Sudan, Eritrea, Siria, Nigeria, Libia…
Mi chiedo perché noi europei, nel benessere ovattante, non vogliamo sentire e farci arrivare tutto il dolore di migliaia di esseri umani come noi, che sono costretti a nascere e crescere in luoghi di guerra, di massacro, di tensione altissima? Ho l’impressione che non riusciamo neanche a renderci conto di come coltiviamo in questo modo il crescere della frustrazione e della rabbia in milioni di persone.
Noi siamo destinati a vite sempre più finte ed ipocrite se non ci disponiamo ad ascoltare, condividere quelle vicende e quelle storie e ad agire con tempestività nella cura di chi può solo gridare a Dio. Anche per causa nostra!