Collatio 12-3-2020

Isaia 60,1-7

Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.

Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra,
nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.

Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.

Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te,
verrà a te la ricchezza delle genti.

Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Madian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.

Tutte le greggi di Kedar si raduneranno presso di te,
i montoni di Nebaiòt saranno al tuo servizio,
saliranno come offerta gradita sul mio altare;
renderò splendido il tempio della mia gloria.

La Gerusalemme prostrata ora può alzarsi. Non c’è solo l’oscurità del suo peccato. C’è il dono di una luce che viene e di cui può rivestirsi: non la gloria della sua giustizia, ma la gloria stessa di Dio che ora su di lei splende. Tutta la terra è ricoperta della tenebra dell’iniquità e l’umanità vaga senza la luce della verità e del bene. Il Signore stesso si fa luce che splende, una luce che illumina il suo popolo, tratto fuori dal crogiolo di una purificazione e una santificazione che lo rende luogo di rifrazione della luce di Dio per tutte le genti. Ora sarà possibile ai popoli riconoscere quella luce divina nello splendore visibile della città trasfigurata, che sorge dentro la storia come speranza per il cammino di tutti; dirà Gesù ai discepoli che lo ascoltano: “Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché ve­dano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli” (Mt 5,14-16). Allora Sion potrà alzare lo sguardo da se stessa e dalle proprie lamentazioni (58,3) e accorgersi che ci sono gli altri, che quella luce donata da Dio attira tutti a radunarsi, a tornare a casa, a ritrovare pace e consolazione, senza più fatica. Potrà ritrovare gioia contemplando un’umanità guidata segretamente da Dio, al di là di tutte le tenebre, dentro i tanti sentieri della storia, verso una comunione vera e definitiva; potrà scoprire con sorpresa il manifestarsi delle meraviglie di Dio nascoste nei volti di tanti e dilatare il proprio cuore ad accogliere l’immensa ricchezza di uomini e donne che con la fatica e il sacrificio di ogni giorno, gradito a Dio, hanno distillato bellezza, valore e profumo di carità, di generosità e di speranza per la città futura, la città di Dio e degli uomini.

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