Onorare l’altro
di Suor MariaChiara (dal Resto del Carlino)
“San Benedetto ce lo ha già detto in tutta la Regola e qui lo riassume in pochi tratti: “Essi dunque si prevengano nello stimarsi a vicenda”. Il ferventissimo amore si esprime in concreto nell’essere sempre i primi ad onorare l’altro, ad onorare nell’altro il Signore. Questo atteggiamento nasce dallo spirito di fede. Se non si ha fede, non si arriva ad “onorare “ il Signore nell’altro; lo si può rispettare, ma il rispetto è meno dell’onore. Onorare l’altro significa mettere se stessi ai suoi piedi, prostrarsi davanti a lui ammirando quel che egli è.” Anna Maria Canopi osb
Tra la radicalità di San Benedetto e quella di madre Anna Maria che lo commenta, non c’è scampo per nessuno!
Mi paiono parole semplici, in cui rispecchiare ciascuno il fondo della propria anima e poi, se abbiamo coraggio, guardarci intorno nelle nostre relazioni intime e solo dopo considerare le eclatanti vicende del nostro paese e del mondo, di cui siamo testimoni. Se lo facciamo con onestà ci passa la voglia di sfoggiare i segni della fede -rosari, crocifissi, parate religiose- ma rimane solo il senso di inadeguatezza e distanza abissale a quel sentire della fede. Il solo sentire che ci rende cristiani e capaci di amore. Queste sono le reali radici cristiane a cui spesso facciamo riferimento senza sapere bene cosa diciamo.
Mi colpisce come si evidenzi il divario generazionale davanti ai due grandi temi attuali: il dramma climatico e le migrazioni. Chi governa e decide è “vecchio e indurito dalla vita”, tende a valutare in astratto (secondo idee e schemi precostituiti) e pare non abbia capacità di tenere insieme il vecchio ed il nuovo, soprattutto non riesce a considerare le persone con “stima” e ci si fa gradassi sulla pelle di chi è più piccolo, più bisognoso, più indifeso.
Invece i giovani (soprattutto le giovani) sono più freschi/e e più immediati/e a stare davanti agli avvenimenti, ad affrontarli di petto considerando contemporaneamente gli altri, non difendendo solo se stessi o la propria classe sociale. Esempi: ovviamente Greta e le donne che sono sulla Sea Watch!
Comunque mentre ci “arrabattiamo” e vaneggiamo costruzioni di muri, “se ne ride il Signore dall’alto”… e guarda il soffio infuocato dall’Africa, che ci stende tutti, senza permessi.