Non abbiate paura
di Suor Maria Chiara (dal Resto del Carlino)
“Non siate come il cavallo ed il mulo, privi di ragione, si piega la loro fierezza con morso e briglie, se no a te non si avvicinano”. Salmo 31
Non vorrei tediarvi riprendendo alcuni temi, ma ascoltando un po’ le cose che circolano nell’aria e nella comunicazione…
Oggi mi pare che siamo sempre più felici di essere presi e incantati dai morsi di un linguaggio intimidatorio e aggressivo e con le briglie delle promesse di un’illusoria sicurezza!
La comunicazione che purtroppo va per la maggiore è appunto quella fatta da ‘ringhio’ aggressivo e da toni che promettono vendette, rivendicazioni e sicurezza (non si sa poi da cosa) e che additano le categorie deboli o estranee alle nostre abitudini come causa di pericolo, di contagio, di minaccia alle poche cose da noi conosciute e dei nostri diritti e benesseri acquisiti!
Ma se acconsentiamo a questa illusione di gabbie (a volte magari dorate) dentro le quali ci illudiamo che la morte non ci possa toccare e raggiungere, ci troveremo sempre più soli e con un senso abissale d’insicurezza che può rendere solo più terrorizzati e avidi di un risarcimento che possa placarci!
Continuamente Dio nella Bibbia si rivolge agli uomini e alle donne esordendo con l’espressione: Non temere! Perché a noi tutti, che camminiamo per un breve tratto di tempo nel mondo, se percepiamo con onestà e cuore aperto questa condizione di precarietà costitutiva in cui siamo, ci viene una gran paura. È la prima delle nostre umane passioni, la paura, che va evangelizzata, che va abitata, per non esserne solo succubi e diventare poi schiavi di chiunque si presenta come forte e ci promette sicurezza esterna!
La vita è difficile ma anche affascinante per chi mantiene un cuore capace di lasciarsi continuamente spiazzare o di chi almeno ci riprova sinceramente a farlo anche quando lo scoraggiamento e la paura sembrano riprendere terreno e potere sulla nostra anima.
Solo se rischiamo in legami di amicizia e teniamo strette le mani di altri, possiamo ritrovare fiato e vigore e sentirci parte di una comune umanità. E magari arrivare a guardare a persone come Francesco di Assisi, così riconciliato con Dio e con la fatica del vivere che sente la morte sorella.
Qualunque cosa Gesù vi dica mettetela in pratica! Maria di Nazareth
sorellamariachiara@gmail.com