La Tredicesima Porta

La fede è libertà

di Suor Maria Chiara (dal Resto del Carlino)

“Ubi fides ibi libertas” era il motto del Cardinale Biffi. Ed effettivamente, anche solo nel susseguirsi delle feste in memoria dei santi di questi ultimi giorni – Zama, Girolamo, Teresa di Gesù Bambino, Felice, Petronio, Francesco – la varietà e la diversità delle persone che ricordiamo ci inebria e richiama la libertà di ogni soggetto nella ricerca di Dio e nella sequela di Gesù.

Gesù è stato un uomo molto libero(e liberante), figlio di una donna molto libera, di un padre mite, coraggioso e libero, dentro una storia di salvezza fatta da tantissimi donne e uomini, che nelle loro diversità hanno incarnato la voce di Dio.

E se Dio è unico, gli uomini sono vari e molteplici, diversi nei tratti, nelle abitudini, nel creare cultura, nella spiritualità. Lo sappiamo in astratto ma che fatica facciamo poi nel relazionarci concreto!

Una caratteristica del nostro mondo globalizzato e in particolare nella nostra società occidentale è la forzatura omologante che continuamente ci è imposta, con le mode, le abitudini, i vizi, i consumi e che pian piano assopisce, fino a spegnere, la nostra creatività e la nostra libertà profonda; che non è fare ciò che vogliamo ma ritrovare il respiro originario del nostro essere, e ciò a cui siamo personalmente e in modo unico chiamati. Chiamati ad essere per gli altri, e lì ritrovare noi stessi.

Questo modello prevale su tutto e anche quando entriamo nei nostri luoghi religiosi, ci entriamo con quella modalità, non tolleriamo la diversità e ci sentiamo rassicurati solo se facciamo le stesse cose allo stesso modo. Ci facciamo bloccare dalle tradizioni che pian piano diventano per noi rigide gabbie.

Il nervosismo e la rabbia diffuse non sono forse indicatori di una sofferenza che i nostri corpi subiscono ritrovandosi inscatolati e costretti senza assenso vivo e partecipazione attiva? Come se il senso di identità dato da una rassicurante uniformità, poi si trasformasse in scontentezza e spaesamento. E allora siamo tentati di attaccarci con rabbia a qualcosa che faccia parte della nostra storia e lo assolutizziamo. Come quando ci si rifugia in riti antichi o si parla per intere settimane di mitologici tortellini doc!!!

sorellamariachiara@gmail.com

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